Conferenza di Paolo Ricca: Leggere la Bibbia, oggi

La Chiesa Evangelica Metodista di Salerno, nella settimana di evangelizzazione, è stata guidata in due edificanti momenti di riflessioni dal Pastore Paolo Ricca, ospite a Salerno nei giorni 14 e 15 maggio 2016.

Sabato 14 maggio 2016, nella Sala Convegni dell'Archivio di Stato di Salerno, il teologo valdese prof. Paolo
Ricca, docente emerito di Storia della Chiesa presso l'Università Valdese di Roma, ha condotto una dotta
conversazione sul tema "LEGGERE LA BIBBIA, OGGI".

I lavori sono stati introdotti dalla dott.ssa Renata Carloni, Presidente del Consiglio di Chiesa, e dal Pastore Antonio Squitieri.

La Bibbia è la base del Cristianesimo, dice il prof. Ricca. In tempo di Pentecoste, è bene ricordare che, se non ci si vuole perdere nella Babele dei linguaggi della contemporaneità, bisogna tenersi stretti alle radici più profonde della nostra cultura, racchiuse nella Bibbia.

Il termine Bibbia deriva dal greco, è il plurale di "biblìa", libri. Sono sessantasei i libri della Bibbia, ventisette del Nuovo e trentanove dell'Antico Testamento, scritti in un arco di tempo di 600-700 anni, dal VI sec a.C. al I sec. d.C..

Proprio perché è un libro, la Bibbia è fatta per essere letta.

Il ponte, che collega l'Antico e il Nuovo Testamento, è Gesù. L'Antico Testamento contiene la promessa dell'arrivo di Gesù, il Nuovo Testamento l'annuncio che quella promessa si è adempiuta.

I libri della Bibbia raccontano la storia del popolo di Israele, in funzione di Dio, la storia di Gesù, in funzione di Dio, la storia della Chiesa Nascente, in funzione di Dio.

Il Dio di Israele si presenta in modo diverso da tutte le altre idee di divino elaborate dalle coeve civiltà del Mediterraneo. Nel Decalogo, Dio dice di sé:"Io sono colui che ti ha liberato dal Paese di Egitto, dalla terra di schiavitù". Nel Nuovo Testamento, si legge: "Il Signore è lo Spirito e dove è lo Spirito del Signore ivi è libertà".

Dio nella Bibbia si propone come Colui che rende liberi. Leggendo la Bibbia, si può conquistare la libertà. E' questa la base stessa della cultura occidentale. L'Occidente ha teorizzato la libertà come diritto innato universale, perché l'Occidente ha alla sua base la fede in un Dio di liberazione.

La Bibbia aiuta a conoscere Dio, a conoscere se stessi, a conoscere il mistero del mondo.

Dio, nella Bibbia, si è rilevato, ha tolto il velo, pur conservando il segreto sul suo Essere più intimo.

Lutero parla spesso di Deus Absconditus.

E' Gesù, il figlio, che ha fatto conoscere Dio, riassumendo tutta la conoscenza di Dio in un'unica parola: PADRE.

La lettura della Bibbia aiuta a conoscere se stessi, realizza lo gnìqi seautòn, conosci te stesso, socratico.

La Bibbia parla di un uomo vecchio e di un uomo nuovo in ogni individuo. Ogni individuo è divenire, transizione dal vecchio al nuovo. La compiutezza di sé si realizza solo nel riconoscere che siamo di Dio.

Dio è, forse, fra i tanti misteri del mondo, il mistero dei misteri, ma è un mistero di AMORE.

Dio, fonte della vita, è libertà ed è amore.

Il Sindaco di Salerno, dott. Vincenzo Napoli, presente alla Conferenza, ha portato il suo saluto alla Comunità Metodista e a tutto il pubblico presente, ringraziando per l'edificante momento di riflessione etica condiviso.

Il culto di domenica 15 maggio, nei locali di culto della Chiesa Metodista di Salerno, è stato officiato dal pastore Ricca. E' stato una coinvolgente meditazione sul significato e i valori della Pentecoste.

Il messaggio della Pentecoste è il più dirompente della Bibbia. Platealmente lo Spirito Santo discende in forma di lingua di fuoco e dona ai credenti la capacità di parlare e di essere universamente compresi.

Lo Spirito Santo entra in ogni uomo. Ogni uomo, grazie all'azione salvifica di Dio, racchiude Dio dentro di sé.

La Pentecoste è il dono del linguaggio, la capacità di parlare. L'uomo di Fede dovrebbe parlare sempre della propria Fede, non delle opere o dei propositi o delle realizzazioni in nome della Fede, ma di Colui, che della Fede è il fondamento, DIO. La Parola è stata data al cristiano per parlare di Dio.

Perché il linguaggio possa dare i suoi frutti è, però, necessario che tutti possano comprendere il messaggio veicolato. La Pentecoste è proprio questo: dono dello Spirito, che si fa Parola, Parola, che parla di Dio e che universalmente viene compresa.

Dopo l'agape fraterna presso il Centro di Accoglienza l'Abbraccio, che inaugura oggi la cucina, allestita grazie all'otto per mille valdese, la Comunità Metodista di Salerno saluta con emozione il prof. Paolo Ricca, ringraziandolo per l'arricchimento culturale e morale, che la sua predicazione ha saputo donare.

ROSANNA PERNA